I PELLEROSSA VINCONO CONTRO GLI ALTO LIVENZA 29ERS
Redskins campioni di North Conference dopo aver battuto i 29Ers con un punteggio di 20-33. Una partita vinta con tanta forza di volontà, orgoglio e occhi puntati all’obiettivo: il Nine Bowl del 5 luglio!
Un campo quello dei 29ERS che ha dato del filo da torcere ad entrambe le compagini. Ad Alto Livenza ha piovuto fino a qualche ora prima del match e benché la serata sia filata liscia senza una goccia, il campo da gioco ne ha sofferto. Terreno scivoloso, mani bagnate e palle sfuggenti. Un problema in più da affrontare per entrambe le squadre, ma quanto spettacolo in una partita combattuta fino all’ultimo centimetro.
IL RECAP DELLA PARTITA
Dopo due drive di avvicinamento Samuele Gaspari segna con una corsa davvero speciale: il primo touch down e gli occhi puntati al cielo, una dedica al nonno scomparso il giorno prima. Trasformazione di marco Giusti per lo 0-7 e si riprende il gioco. A pochi minuti dalla ripresa, due fumble consecutivi portano i 29Ers al pareggio. L’adrenalina è alle stelle. Dalle tribune tifoserie in delirio a sostenere le due compagini che non mollano un solo centimetro senza aver dato il 100%. Alla fine del primo quarto di gioco, una nuova azione sportiva da brividi. Grazie alle lodevoli gesta di Arzenton, Marco Grinzato coglie l’occasione di segnare il secondo touch down pellerossa. Fallisce purtroppo la trasformazione ed il risultato si pone sul 7 a 13.
Nel secondo quarto i Redskins prendono le distanze e per merito di Arzenton protagonista del terzo TD, i pellerossa mettono a tabellone il punteggio di 7 a 19. I 29ERS non restano certo a guardare e subito accorciano le distanze ma a pochi secondi dall’half time, arriva di nuovo un’ottima giocata scaligera. Il giovane talentuoso Plattner ed un formidabile Luigi Livia, spostano il risultato sul 13 a 33.
Nella ripresa Alto Livenza tenta di reagire, Hauser conclude in touch down e sposta il risultato sul 20-33. La gara viene giocata sul filo del rasoio, le due squadre si giocano il tutto per tutto, la posta in gioco è alta.
Da qui in poi il punteggio non subirà altre alterazioni, ma quello che i giocatori hanno regalato al pubblico presente e a tutti i sostenitori collegati in streaming, sono state emozioni davvero forti.
PARTITA SOSPESA PER INFORTUNIO
Lunghi attimi di apprensione tanto per cominciare. Il giovane pellerossa Frederick Steinhauser cade e non si rialza. Entrano immediatamente i soccorsi e sebbene si evinca che il danno è “solo” al braccio, è necessaria l’uscita in barella e la corsa in ospedale. Partita sospesa quindi ma per fortuna ottime notizia dal fronte ospedaliero. Il danno è meno grave del preventivato e a fine partita, il gesso porta già il segno a pennarello della vittoria da parte della tribù.
Al ritorno dell’ambulanza il gioco riprende, avviando in pratica, l’ultimo quarto di gioco. Alto Livenza mette in campo ogni strategia di gioco possibile, il tempo è tutto per rimettersi in pista. La difesa Redskins come bene ci ha abituati, regge il colpo più e più volte. Scopo del comparto defense, evitare variazioni sul tabellone del punteggio. Anche l’attacco pellerossa lavora in team, ma sulla base del clock management. Si tenta ovviamente il touch down, ma si guadagnano importanti primi down bruciando minuti importanti di gioco.
Il fischio finale arriva come un fulmine a ciel sereno su Alto Livenza. I Redskins Verona, in questo campionato CIF9 2019, hanno vinto.
REDSKINS CAMPIONI DI NORTH CONFERENCE!
Quello di sabato contro i 29ERS è stato un traguardo importante per i Redskins Verona. L’ultima finale combattuta è stata nel 2006 e in questi anni di acqua sotto i ponti, ne è passata davvero tanta. Qualche anno buono certo, ma anche momenti bui. Ricostruire la squadra, accogliere giocatori giovani e inesperti e farli diventare una difesa eccellente, un attacco “che gira”. Stringere i denti, credere nel gruppo. E quando le cose sembravano quasi essere in equilibrio, trovarsi senza un Coaching Staff.
Ed eccoci di nuovo ad un momento cruciale per una società che vive di football americano da 38 anni. Che fare?
We have a soul. Guardarsi negli occhi, ascoltare ciò che lo spirito sportivo sussurra e decidere.
Decidere di togliere definitivamente il casco quando ancora avevi molte cose da dire. Decidere. Decidere di prendere una penna e costruire il play book per i tuoi compagni, ora tuoi giocatori. Chiedere totale fiducia, l’aiuto di tutti. Mostrare coraggio e chiedere coraggio. Mettere da parte l’orgoglio del giocatore che vorrebbe dare tutto sé stesso in campo e diventare un punto di riferimento. Camp formativi, cartellini da rinnovare, studio teorico, video. Tutto deve sembrare pulito e quieto da fuori.
E ancora decidere.
Decidere di giocare ma di coordinare anche la tua difesa, passando da compagno a Coach con tutte le difficoltà del caso. “Siamo compagni, siamo fratelli, ma quello che dico lo devi fare”. Una sottilissima linea di trincea dove caratteri e rapporti personali prendono le distanze in allenamento e si riavvicinano prepotentemente quando si è in formazione, pronti a difendere quello in cui si crede. Decidere che in questa o in quella partita è più importante essere in side line che entrare e mettere a disposizione la propria competenza.
Decidere che posso aiutare. Proporsi come Coordinator quando fino al giorno prima l’unico pensiero era eseguire. Lavorare e motivare uno special team sul campo, prendersi carico delle difficoltà, della crescita dei più giovani che tanto possono dare. Scontrarsi, fare pace, imparare e restituire. Accogliere la sfida di una collaborazione esterna e rendere il gruppo coeso
Due anni.
Dopo soli due anni da questa nuova ripartenza i Redskins sono CAMPIONI DI NORTH CONFERENCE e sono pronti a solcare il campo del Nine Bowl 2019.
Redskins Verona. We have a soul.